L’uscita didattica compiuta a Bisignano è stata una bellissima esperienza. La meta più importante è stata la visita al laboratorio di liuteria di Rosalba De Bonis appartenente alla dinastia di Liutai tra le più antiche d’Italia che abbiamo conosciuto grazie alla nostra prof.ssa di educazione musicale Nunzia Bloise.
Rosalba De Bonis fa questo lavoro da vent’anni e ci ha descritto il metodo che la sua famiglia utilizza da secoli per costruire strumenti musicali a corde e in particolare chitarre, metodo che può essere paragonato a quello delle famosissime liuterie di Cremona dove, intorno al 1500, nacque il violino.
I De Bonis sono arrivati a Bisignano intorno al 1700, sicuramente chiamati dalla corte dei Principi di Sanseverino. Divennero in questo periodo i liutai più importanti nella costruzione della chitarra.
Il mestiere di questi liutai si basa sulla fornace, Rosalba, come i suoi antenati, usa un metodo molto antico, cioè piega il legno con il calore, lentamente. Per realizzare la cassa della chitarra classica o meglio ancora della chitarra battente usa il fuoco che dal 1500 permette al maestro liutaio di essere libero di realizzare qualsiasi forma. La fascia di legno che aveva in mano Rosalba era di acero bianco, vicino c’era il palissandro brasiliano che è di un marrone scuro quasi nero, il miglior legno per costruire le chitarre classiche.
Ogni strumento si realizza creando il progetto con un disegno ed eseguendo i relativi calcoli. Un cassone nel laboratorio conteneva molte strutture in legno massiccio costruite da i suoi avi. Per creare la forma della fascia laterale di una chitarra, Rosalba si bagnava ogni tanto la mano per inumidire il legno ed evitare che si spezzasse. Ovviamente ci sono legni facili da piegare e anche quelli più difficili come i legni nobili.
Questa giovane signora, che sa far cantare il legno, ci ha detto che un bravo liutaio è chi sa costruire chitarre che possano essere suonate anche per 50 anni. Le chitarre di Vincenzo de Bonis sono state costruite nel 1900 e ancora oggi hanno un suono magnifico e sono bellissime da vedere, questa è una rarità. Ci ha raccontato anche la storia della chitarra che nacque in Europa da una trasformazione dei liuti arabi; le chitarre più famose sono quelle spagnole mentre quella classica è stata introdotta da Torres intorno alla seconda metà del 1800. La vera chitarra italiana, potremmo dire che sia proprio la chitarra battente che viene ancora costruita sopratutto a Bisignano, anche dal padre di Rosalba, Costantino De Bonis.
Rosalba ama il suo lavoro ed noi crediamo che sia una bellissima arte, perché con le sue mani crea un qualcosa di unico. Ci ha mostrato la sua colla che è di origine animale e si attiva con il calore. Sopra questa colla si mette una striscia di carta e si “ stira”. Lei non ne compra perché suo nonno ne aveva acquistata tantissima nel 1915.
Il marito di Rosalba ci ha suonato la chitarra battente dal suono dolce e meraviglioso ed anche un ukulele ed una specie di chitarrina di origine portoghese. Dopo di che ci siamo spostati dalla sorella di Rosalba che ci ha spiegato la parte teorica. Nella loro famiglia hanno avuto 32 liutai, ma 2 sono i più importanti: Nicola (nato nel 1918) e Vincenzo ( nato nel 1929). La loro chitarra più antica è del 1937 e suona ancora. La chitarra più antica è chiamata la "chitarra del barbiere", un’altra è molto decorata con fiori, lire greche , abbiamo anche visto un mandolino-arpa, due violini, una chitarra con decori in madreperla, un chitarrino ed un liuto. Esposti in bella mostra c'erano molti disegni ed attestati.
E’ stata una giornata bellissima.
Simona Rocca e Greta Battaglia
Classe 1 sez. E